Programma integrato sovradistrettuale per i malati di alzheimer e Malati con deterioramento cognitivo dovuto alle diverse forme di Demenza alzheimer e non alzheimer secondo quanto riporta la legge.
AVVISA
che i Distretti:
– RM5.5 , Comune capofila: San Vito Romano;
– RM5.6 , Comune capofila: Carpineto Romano;
avvieranno il Programma Integrato Sovradistrettuale per i malati di Alzheimer e altre demenze e loro familiari, denominato:
HOME CARE ALZHEIMER
nell’ambito degli interventi di cui alla D.G.R.
- 504 del 17 ottobre 2012 e della Determinazione Dirigenziale della Regione Lazio n. B08785 del 12 novembre 2012.
- BENEFICIARI.
Persone affette dalla malattia di Alzheimer e malati con deterioramento cognitivo dovuto alle diverse forme di demenza Alzheimer e non Alzheimer secondo anche quanto riporta la legge sulle demenze (esclusa la demenza senile) residenti nei seguenti Comuni:
– Distretto RM5.5: Capranica Prenestina, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Palestrina, Rocca di Cave, San Cesareo, San Vito Romano, Zagarolo;
– Distretto RM5.6: Artena, Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico,
Segni, Valmontone;
L’eventuale invio posticipato (al 17/03/2020) della documentazione relativa ai punti g-h-i-j dovrà pervenire al Protocollo del Comune di residenza del richiedente e presentata attraverso il “modulo di integrazione” allegato al presente avviso pubblico scaricabile sui siti istituzionali dei Comuni, dei Distretti Sociosanitari e dei Distretti Sanitari. E’ inoltre possibile richiedere i moduli presso i Servizi Sociali dei Comuni di residenza e presso i centri PUA.
- ISTRUTTORIA ED AMMISSIONE.
L’Ambito Sovradistrettuale RM5.5 – RM5.6, a seguito dell’acquisizione delle richieste presentate, provvederà all’istruttoria amministrativa delle istanze pervenute ai fini dell’ammissibilità delle stesse.
Il servizio sociale comunale provvederà contemporaneamente, anche attraverso visite domiciliari, a fornire una relazione sulla situazione sociale, ambientale ed economica del beneficiario utilizzando un’apposita griglia di valutazione.
Successivamente, attraverso la Commissione sociosanitaria (costituita da medici, assistenti sociali e referenti degli Uffici di Piano Distrettuali) avrà luogo la valutazione di merito – sociale, assistenziale e sanitaria – in base alla quale verrà redatta la graduatoria di Sovrambito per l’erogazione del contributo, in ragione delle risorse regionali messe a disposizione per l’Ambito stesso.
Il contributo è da considerarsi integrativo agli interventi sociosanitari già in atto.
- OBIETTIVI.
Realizzare nell’ambito del territorio dell’Ambito Sovradistrettuale RM5.5 – RM5.6 una rete di servizi e d’interventi di natura socioassistenziale integrata rivolti alle persone affette da malattia di Alzheimer e malati con deterioramento cognitivo dovuto alle diverse forme di demenza alzheimer e non Alzheimer secondo anche quanto riporta la legge sulle demenze (esclusa la demenza senile), e loro familiari, capace di adattarsi e rispondere – nelle diverse fasi della patologia in modo articolato e continuo ai bisogni terapeutici, assistenziali e di sostegno quotidiano. A tal fine saranno erogate prestazioni economiche con specifico riferimento ad interventi domiciliari gestiti in forma indiretta con la formulazione di un P.A.I. (Piano Assistenziale Individualizzato), stilato dal Servizio Sociale e dalla Asl del Comune di residenza e condiviso dal beneficiario – se in grado
– o dal caregiver, ovvero dall’amministratore di sostegno/tutore, che specifica le azioni assistenziali, le modalità di esplicazione, i tempi e gli orari che possano favorire l’univocità di alcuni interventi per ottimizzare i risultati e gli obiettivi fissati. Nella gestione indiretta l’utente è libero di scegliere il proprio Assistente Familiare, persona qualificata secondo i requisiti previsti dalla Legge 609/2007 (o figura equipollente), direttamente (con assunzione diretta dell’Assistente Familiare, da parte del caregiver, dell’amministratore di sostegno/tutore o del beneficiario stesso) o indirettamente, per mezzo di organizzazioni operanti nel territorio con personale rispondente ai requisiti richiesti. In ogni caso, il beneficiario è tenuto a regolarizzare il rapporto con il proprio Assistente Familiare o con l’organizzazione che presterà personale qualificato, mediante un contratto di lavoro ai sensi della normativa vigente (inclusi gli oneri assicurativi e previdenziali). Il Distretto Socio-Assistenziale di competenza non sarà responsabile relativamente all’inosservanza od omissione delle disposizioni vigenti.