Negli anni settanta nel cinema italiano erano di moda le pellicole come gli spaghetti Western, la commedia sexy ed i polizieschi all’italiana, riscuotendo entrambi successi sia dalle critiche che dall’affluenza alle sale cinematografiche. Oltre a questi, un altro filone cinematografico che si andava sempre più affermando era il genere erotico-drammatico. Questa pellicola però al contrario delle altre non riscosse molto successo, non per la qualità del genere, ma per la visione consentita solo ad un pubblico adulto.
Nel 1972 il piccolo comune di Montelanico mise a disposizione il proprio territorio ed i propri abitanti per le riprese del film erotico-drammatico “Il seme di Caino” prodotto da Giuliano Galanti originario di Montelanico. Il regista Marco Masi scelse i vari scorci del paese per la realizzazione del suo film. Purtroppo il “Seme di Caino” non riscosse un grande successo cinematografico anche se la trama si rivelò molto azzeccata, questo dovuto al fatto della restrizione della visione. E’ considerato un cult anni settanta, ad oggi è molto ricercato dai collezionisti del genere. Venne trasmesso varie volte, nelle ore notturne, dalle reti Mediaset nella versione censurata di 80 minuti anziché nella versione originale di 120 minuti.
Qualche anno dopo, nel 1997, Montelanico mise a disposizione di nuovo il proprio territorio ed i propri abitanti per le riprese del film “Il viaggio della sposa” di Sergio Rubini un film che riscosse un ottimo successo.
In passato a Montelanico non mancarono le visite di personaggi noti nel mondo cinematografico. Come Franco Citti, che grazie all’amicizia che lo legava ad alcuni ragazzi del paese, passò qualche giornata nel piccolo borgo. Capitava alcune volte che in sua compagnia c’era anche il regista Pier Paolo Pasolini, chi ha avuto la fortuna di conoscere quest’ultimo mi ha raccontato che al regista piaceva molto…questo piccolo borgo tutto arroccato….